Leggere sotto l’ombrellone, un grande classico dell’estate ma solo se il libro è quello giusto: ecco tre titoli tra cui scegliere.
Ombrellone, lettino, asciugamano, solari, occhiali da sole e… un buon libro! Questa la ricetta della perfetta giornata al mare, a patto però di saper scegliere la giusta lettura a cui affidarsi.
I libri sotto l’ombrellone sono un grande classico della stagione calda e ogni anno escono nuovi titoli che sembrano perfetti per esser goduti in spiaggia. Quali sono quelli di questo 2023? Scopriamolo insieme titolo dopo titolo.
I 3 titoli di questa estate: i libri che non puoi perdere
Ecco quali sono i 3 libri migliori da leggere quest’estate in spiaggia. Naturalmente le proposte sono numerosissime ma noi abbiamo comunque selezionato per voi tre opzioni molto diverse tra loro e capaci dunque di accontentare proprio tutti i gusti.
Si tratta per la precisione di un classico sbarcato al cinema, una nuova opera già molto discussa e un grande classico.
Non resta allora che augurarvi buona lettura!
La strada, Cormac McCarthy
Il mondo è stato distrutto da un’apocalisse nucleare che lo ha trasformato in un luogo buio, freddo, senza vita, abitato da bande di disperati e predoni. Qui un padre e un figlio cercano invano più calore spostandosi verso sud. Il viaggio sarà l’occasione per l’uomo adulto di far conoscere al piccolo il passato, raccontare la storia della famiglia, anche se in un contesto di macerie e pura devastazione, architettonica ma anche umana.
Tre ciotole. Rituali per un anno di crisi, Michela Murgia
Un romanzo che si presenta in realtà come una serie di racconti, storie che si incastrano e in cui i protagonisti stanno attraversando un cambiamento radicale che costringe ciascuno di loro a forme inedite di sopravvivenza emotiva. Raccontando il concetto stesso di crisi, l’autrice mostra che spesso la migliore risposta a un disastro che non controlli è un disastro che controlli, perché sei stato tu a generarlo.
Il visconte dimezzato, Italo Calvino
La bizzarra storia del visconte Medardo di Terralba che, colpito al petto da una cannonata turca, torna a casa diviso in due metà (una cattiva, malvagia, prepotente, ma dotata di inaspettate doti di umorismo e realismo, l’altra gentile, altruista, buona, o meglio “buonista”). L’ideale per chi non gradisce approcciarsi a opere troppo lunghe ma, al tempo stesso, una narrazione breve, quasi favolistica che nasconde un messaggio importante, una riflessione sulla natura umana. Come disse l’autore stesso: “Tutti ci sentiamo in qualche modo incompleti”.