Stangata mutui, italiani senza più speranze: le rate dei fissi raddoppiano e i variabili arrivano al +80%

Gli italiani stanno perdendo sempre più le speranze, e con queste (forse) anche le case. I mutui continuano a salire, cosa ci aspetta su quelli a tasso fisso

I mutui stanno diventando sempre più costosi e l’ultimo aumento dei tassi deciso dalla Bce (0,25%) indica che questa tendenza continuerà, raggiungendo persino il 6% per i nuovi prestiti a tasso fisso. La previsione della Federazione Autonoma Bancari Italiani (Fabi) sottolinea l’impatto di questi costi sulle famiglie che stanno cercando di acquistare una casa o pagare somme già concordate. Secondo il sindacato, le rate per i nuovi mutui a tasso fisso potrebbero raddoppiare nel corso del 2023, mentre quelle per i mutui a tasso variabile potrebbero aumentare del 55-65%.

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Stangata mutui: quanto sono aumentati i tassi – ToplayMag.com

Ad esempio, considerando un mutuo a tasso fisso di 200.000 euro per 25 anni – con un tasso medio applicato dalle banche che potrebbe superare il 6% – la rata mensile sarebbe di 1.304 euro. Mentre per un prestito di 100.000 euro, sempre per 25 anni, con un tasso del 5,3%, la rata mensile sarebbe di 609 euro.

Mutui cosa succede ai vecchi a tasso fisso e tasso variabile

Per i vecchi mutui non ci sarebbero differenze per quelli a tasso fisso, ma le rate per i mutui a tasso variabile sono aumentate fino al 70-75%. Ciò significa che chi pagava circa 500 euro al mese ora paga 875 euro al mese, ovvero un aumento di 375 euro. Il sindacato sottolinea che, alla luce della decisione della Bce, è molto probabile che le rate dei vecchi mutui a tasso variabile possano ancora salire.

mutui alle stelle, a quanto sono arrivati i tassi
Mutui alle stelle, a quanto sono arrivati i tassi

Il valore totale dei mutui per l’acquisto di abitazioni ammontava a 425,5 miliardi di euro alla fine di marzo 2023, registrando un aumento di circa 50 miliardi, pari al 13%, rispetto alla fine del 2017. Tra le 25,7 milioni di famiglie italiane, circa 3,5 milioni hanno un mutuo, mentre 6,8 milioni di cittadini sono indebitati anche con altre forme di finanziamento, come il credito al consumo e i prestiti personali.

Le banche hanno erogato 251,2 miliardi di euro di prestiti ai cittadini tra credito al consumo e prestiti personali, in linea con i valori di fine 2017, ma con un rallentamento rispetto alla tendenza degli ultimi mesi, a causa dell’incidenza negativa dell’aumento dei tassi d’interesse.

Per coloro che desiderano ottenere un mutuo in questo momento, secondo il segretario generale della Fabi, Lando Maria Sileoni, la convenienza risiede sempre nel tasso fisso. Egli spiega che sebbene si sia passati da un tasso dell’1,6% a offerte che arrivano fino al 6%, è possibile chiudere un contratto di finanziamento sottoscritto a tassi alti in futuro, quando i tassi probabilmente diminuiranno, mediante una surroga per ottenere condizioni più favorevoli.

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